mercoledì 30 ottobre 2013

GG Rubes Racconta - Patata e Zucca

PATATA E ZUCCA

Rubrica di GG Rubes

Se qualcuno vi rivolgesse la domanda “quante varietà di patate conosci?” oppure “quante tipologie di zucche conosci?”. Dubito che tanti siano in grado di rispondere in pochi minuti. Peggio ancora se qualcuno chiedesse quale tipologia di Patata o di Zucca stiamo mangiando.

Facciamo un passo indietro “qual è il nesso tra Patata e Zucca?”, risposta un Seminario, per l’esattezza un Seminario-Espositivo dal titolo”Patata e Zucca”.


BV Frutta di Piadena
BV Frutta di Piadena e l’Associazione Ecomuseo delle valli Oglio Chiese di Isola Dovarese in collaborazione hanno organizzato questo evento, in primis abbiamo avuto la possibilità di visitare “le case” arredate in stile contadino, uno stile che andava “di moda” fino agl’anni ’50 del ‘900, uno stile perso che aveva radici profonde nella notte dei tempi, oltre a “visionare l’avanzamento del progetto “L’òrt” con esperti del settore”, come recita l’invito.

BV Frutta è un’azienda che nasce negli anni ‘70, ma con radici più profonde, infatti, Vittorio Bolzoni, il fondatore, a metà degli anni ‘50 vendeva la frutta e la verdura come ambulante. Poi nel tempo, credendo molto nella sua attività, investe in una sede fissa e sviluppa il commercio ortofrutticolo all’ingrosso. Grande svolta dell’azienda alla fine degli anni ’90, l’introduzione di una gamma di frutta e verdura biologica. La forte convinzione dei Titolari, figli di Vittorio, di scegliere e di offrire prodotti di grande qualità ha fatto si che l’Azienda diventasse un punto di riferimento nel mercato, grazie al suo continuo evolversi e nel credere in nuovi progetti. In questa prospettiva di crescita oggi in BV Frutta troviamo anche la terza generazione.

L'Associazione Ecomuseo

L’Associazione Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese di Isola Dovarese nasce coll’intento di salvare un patrimonio inestimabile che è quello della cultura dei “nostri nonni”. I volontari, che si rendono disponibili nel guidare il visitatore, conducono, non solo attraverso il racconto, a visitare i luoghi ancora intatti di una cascina padronale dove vivevano delle “famiglie contadine”. Il museo è ricco di oggetti che rafforzano il racconto di come nascevano, vivevano e morivano i “nostri nonni”, oggetti che sottolineano il “sale” della loro vita la semplicità e la sopravvivenza, questa era la loro cultura.


Cosa fanno insieme?
L’incontro tra l’Associazione e BV Frutta ha fatto nascere un grande progetto: “L’òrt”. BV Frutta sostiene l’attività e finanzia un progetto che vede nascere, rinascere, gli “orti di cascina”, questi davano il 60% dell’apporto alimentare agli abitanti della fattoria. “Il Seminario-Espositivo oltre ad essere un evento è una forma comunicativa prevista dal progetto, in questi eventi le varietà orticole sono “scomposte e ricomposte ” nella loro sostanza e valore storico, gastronomico, alimentare e agricolo”, questo è quanto ci riferisce Luciano Sassi.

Il seminario

In effetti, partecipando a questo Seminario-Espositivo dal titolo “Patata e Zucca”, abbiamo costatato che il progetto ha una grande valenza culturale.

L’agronomo dott. Davide Cauzzi ci ha introdotto non solo alla conoscenza delle varietà di patate, ma ha svelato alcuni modi e aneddoti sulla coltivazione di questo tubero. Mentre l’agronomo dott. Ettore Amadio ha illustrato le varie tipologie di zucca.

L’intervento del dott. Luciano Sassi, conservatore delle fonti della storia, attraverso “I mangiatori di patate”, dipinto del pittore olandese Vincent Van Gogh, ha descritto la storia della Patata e di come ha influenzato gli avvenimenti non solo di semplici individui ma d’intere nazioni e generazioni. Mentre con “La Fruttivendola”, dipinto di Vincenzo Campi, ha descritto come la Zucca ha influenzato la cultura della buona tavola.

Inoltre il dott. Luciano Sassi, a chiusura del Seminario-Espositivo, ha saputo presentare l’evoluzione storica della Patata e della Zucca attraverso una Degustazione, proponendo una ventina di “piatti e bocconcini” creati coll’ausilio di antiche ricette, e utilizzando quale ingredienti principali la Bleu de le Manches”, la Cherry, la Ratte, la Butternut Rugosa, la Delica e molte altre, che sono varietà di Zucche e di Patate poco conosciute.

Questo è stato un Seminario-Espositivo che ha saputo fare Cultura della Coltura, il mio timore è che, soprattutto per pigrizia (mancanza di tempo), finiamo col mangiare sempre solo quelle varietà di prodotti. Sarebbe bello che i cuochi italiani iniziassero a mettere in carta più varietà, non servirebbe diventare matti per inventare nuovi “piatti” basterebbe rispolverare le ricette dei nonni come ha fatto Luciano. Facendo questo ed altro accenderebbero non solo una nuova passione tra i loro clienti ma darebbero un nuovo incentivo al mercato.

Graziano Giuseppe Rubes

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